Installazione / Installation Art

Costanzo perduto
Costanzo was lost

Via Luna, 5. Loreto Aprutino (PE). Dicembre 2016.

COSTANZO WAS LOST – actor – colour – sign – setting.

A colourful mask for “FORTUNELLO, RACCONTO IDIOTA” (FORTUNELLO IDIOT STORY) by E. Petrolini futurist, on white PVC with blue brush strokes, material and colour giving a circus-type atmosphere, playful and surreal “nonsense”. A surreal commedy, a surreal connection that the artist ESTER CROCETTA makes thought the man “actor-colour-sign-setting” to complete the work “COSTANZO WAS LOST”. A large blue ice and yet paradoxically hot brush stroke, winds and climbs on a white glacial artic. A black and cold metal lectern, fixed in the middle, the spherical lamp, matte and glossy, that comes down from above, creates a parallel world, on the other side of an immaginary glass wall.

Costanzo perduto

Attore – colore – segno – ambiente.
Installazione / Installation Art
Una maschera colorata per “Fortunello racconto idiota” di Petrolini futurista sul PVC bianco segnato di blu, materiale e colore che sanno di circo, di gioco, giocoleria e nonsense surreale. Surreale comicità, surreale l’incastro che l’artista Ester Crocetta compone avvalendosi dell’uomo attore-coloresegno-ambiente per arrivare all’opera “COSTANZO PERDUTO”. Una larga pennellata serpeggiante di blu gelido paradossalmente caldo arranca su un bianco glaciale artico. Un nero leggìo di freddo metallo piantato nel centro, la sfera opaca lucente che cala dall’alto creano il mondo parallelo che sta oltre l’immaginario muro di vetro.

Via luna n°5 Loreto Aprutino (PE). Dicembre 2016 / collettiva d’arte.

Nel centro storico di Loreto Aprutino interferenze visive, suoni e dipinti costruiscono una riflessione sul luogo, sull’ uomo e sull’ arte.
In un contenitore del tutto inadeguato e lontano da quella che potrebbe essere l’idea di un “white cube”,lo spettatore è chiamato a confrontarsi con una serie di interventi che trasformano un habitat casalingo in art-spaces.
Un luogo con un passato da caserma di rilevanza storica, utilizzato poi poi dimora, diventa nel momento del suo totale abbandono contenitore d’arte e motivo di sperimentazione attiva per un gruppo di giovani artisti.
In questa location del tutto insolita, personalità varie instaurano relazioni con lo spazio, passando per vari gradi di conoscenza.
Tra l’idea di luogo – non luogo – altro luogo, un’ azione a piu’ mani indaga l’aspetto sensoriale e cognitivo analizzando la percezione.
La mostra si presenta come un progetto composito, un’indagine del reale tra scultura, pittura, fotografia ed installazione. Un viaggio multisensoriale che sviluppa su un piano unico realtà ed astrazione.

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