Memory Effects - Video

Il Covid e gli Effetti della Memoria sull’Arte

La memoria genera l’identità personale e sociale, conserva, sviluppa, rinnova, ci prepara al futuro. La memoria fa la storia, anche quella dell’arte.  Riflessioni sul COVID e sugli effetti personali.

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Un fantasma comune

Il COVID-19, vissuto da un’artista o da qualsiasi altra persona, ha modificato il senso di aggregazione e ha gettato ombre sul futuro, mettendo in crisi qualsiasi certezza.

Sdrammatizzare o enfatizzare l’argomento? Dipende da come questo momento ci ha lasciati, ma il concetto che rimane è che essere sé stessi in mezzo agli altri è impossibile; la libertà assoluta non esiste, nemmeno nell’arte.

Ciò non è necessariamente un aspetto negativo, dato che “noi siamo” in quanto ricordiamo e ci confrontiamo. L’eredità del post-Covid, oltre la tristezza della sofferenza, è una generale riflessione sul comportamento sociale, che si diffonde visibilmente nella collettività mondiale.

Tutto questo può renderci più religiosi o più atei, sensibili o indifferenti, ansiosi o impavidi, spaventati e consapevoli, ma condizionati per il bene degli altri. 

Il concetto di libertà si evolve, per rafforzare il gruppo nei momenti difficili, come vuole la nostra sapienza di razza.

Anche l’arte si evolve di fronte ai fantasmi come questo, perché essa è la risposta intima e profonda dei processi emozionali di una collettività. Lo fa con i mezzi a disposizione e sono veramente tanti!

Credo che l’arte contemporanea oggi sia pronta ad assorbire la società come non mai, così il fantasma riprende a volare in altre dimensioni!

Il nostro sistema tecnologico concede mezzi, materiali e strumenti strepitosi per realizzare velocemente ogni progetto creativo. Si è aperto un nuovo capitolo per noi artisti che vediamo amplificata esponenzialmente la nostra carica comunicativa. Un grande privilegio che ha però i suoi lati oscuri.

Il tempo di ogni artista

Fin dall’infanzia, il metodo di osservazione di un’artista (o soggetto sensibilmente affascinato dall’arte) spesso è una continua ricerca di percezioni esclusive e personali, che si generano da oggetti o situazioni, all’apparenza insignificanti. Un sistema di quotidianità che, unito ai ricordi diventa un fantastico mix per la genialità. Così che ogni artista vive il suo tempo a suo modo e coglie dal suo tempo le potenzialità espressive e la propria personalità.

Se è vero che è un grande pregio avere mezzi tecnologici a disposizione, il rovescio della medaglia è molto evidente; questa è l’era della comunicazione convulsa, dove è facile comunicare ma difficile creare concentrazione, quella necessaria per capire e emozionarsi con l’arte.

La sfida contemporanea in fondo è questa! 

Memory Effects - Il Video

In Memory Effects impiego i video girati da mio padre, mischiandoli ai momenti di vuoto provati in questo periodo: quasi 50 anni passati, le immagini veloci di una ripresa amatoriale.

Mi piace ricordare il bisogno di aggregazione che animava mio padre; mi propone spalti affollati, le immagini della piazza del paese e il monumento ai caduti. 

Pochissime le macchine in giro allora. Di contro tante macchine adesso e un anno segnato da distanziamenti sociali forzati. 

Allora, riprendo a tratti i miei ricordi e a singhiozzi li trasferisco dentro un teatro, come in una retrospettiva di sé stessi.

Il backstage di ogni preparazione artistica è sempre emozionante: le prove sono indispensabili al miglioramento, come per la vita.

Una maschera mi suggerisce di non dimenticare; che potere hanno le maschere! Rendono un’identità duale, empatica e alla ricerca costante dell’altrui…

Gli spalti allo stadio – 1975

Memory Effects 
“La storia ci fa incontrare e perdere allo stesso tempo”
Video art / durata 3 min / agosto 2021
Sax Mimmo Malandra
Attore Antonio Crocetta

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