scultura bue di san zopito

Supinus 1711-2020 Loreto Aprutino San Zopito

Supinus è il nome dell’opera scultorea in onore del Bue di San Zopito. Donazione libera dell’artista Ester Crocetta al Comune di Loreto Aprutino a sostegno della cultura contro la crisi da Covid-19.

Tempo di lettura stimato: 2 minuti

Titolo “SUPINUS” (dal dialetto “Supjne”)
Anno 2020 Dimensioni: 13x11x42h cm Materiali: Resina Epossidica verniciata, Marmo rosso di Francia.

Stravolta dal Covid-19 l’arte non dimentica la storia e racconta a suo modo la forte identità di un paese e le sue profonde radici.

Le motivazioni

SUPINUS 1711- 2020

Il forte legame che lega l’artista a Loreto Aprutino suo paese natale, rivive in questa opera dedicata al bue di San Zopito, come un sentimento
puro e bianco al di sopra delle parti e della religione; e ricorda, in piena crisi COVID-19, che l’arte è un mezzo importante per rafforzare
l’identità di un popolo, raccontare di un percorso di vite, di sentimenti sociali vissuti nel tempo.

I legami e la storia

La grande peste del 1656 che si abbatté sul regno di Napoli e in tutto il meridione d’Italia per anni falciando centinaia di migliaia di vittime
creò negli animi di quelle persone il bisogno e una volontà istintiva e forte di tornare a nuova vita e risvegliando in loro anche una nuova e
rinnovata fede, espressa spesso nel culto di nuove reliquie a garanzia di protezioni divine future.
Loreto, così come molte altre comunità del centro Italia, sentì il bisogno di affidare questa loro rinnovata vita e preghiere ad un “nuovo”
santo. Questo santo ha un nome unico ed è affiancato nelle processioni da un bue che ancora oggi e dopo secoli ogni anno gli si inginocchia ai
piedi davanti a migliaia di fedeli.
Anche oggi, turbati dall’esperienza della pandemia Covid-19, ritorna quel senso si smarrimento tra le persone, che si uniscono in un ricordo
speciale e positivo legato al Santo e al suo candido bue.

Descrizione dell'opera

Mezzo busto di un bue impresso nel bianco candido, su colonna in marmo.
Classico e contemporaneo mescolati insieme e al tempo stesso distinti.
Le radici di una comunità ben definita nel tempo passato e lo sguardo dell’artista/individuo intento a mostrare il fluire del presente.

Elementi materiali del lavoro
Dopo la bozza cartacea, dalla manipolazione dell’argilla cruda si arriva ad un calco in gomma siliconica e di conseguenza ad una colata che ne
riproduce e ne duplica la forma. Dopo la colata (in resina bicomponente, il pezzo è stato lavorato e carteggiato per la verniciatura finale.
Il basamento e le corna del bue sono realizzate in marmo (rosso di Francia), materiale scelto per richiamare gli ornamenti del bue in
processione oltre che il sacrificio del santo.

Note

Data di esposizione dell’opera: dal 31 maggio al 14 giugno 2020

Orario di apertura:
9,00–12,30 / 16,00–18,00

Luogo: Studio dell’artista in Via Martiri Angolani, 18 – Loreto Aprutino (PE)

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